FPT INDUSTRIAL, IN COLLABORAZIONE CON ARTISSIMA, PROMUOVE IL PREMIO FPT FOR SUSTAINABLE ARTS, UN RICONOSCIMENTO ALLA SOSTENIBILITÀ NELL’ARTE CONTEMPORANEA.
FPT Industrial, azienda leader nel settore dei motori industriali e brand del gruppo CNH Industrial,
consolida il proprio impegno nell’arte contemporanea e la propria visione legata alla sostenibilità,
promuovendo, in collaborazione con Artissima, la prima edizione del premio FPT for Sustainable
Arts, un incontro tra sostenibilità, innovazione e arte.
L’azienda aggiunge così un ulteriore tassello a un percorso inaugurato nel 2019, che l’ha vista Main
Sponsor del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia, e promotrice dell’installazione Consider
yourself as a guest (Cornucopia) dell’artista Christian Holstad (1972 Anaheim, California), una
grande cornucopia – simbolo antico di fortuna e di abbondanza – prodotta interamente con rifiuti plastici.
L’opera, una riflessione sull’urgenza di affrontare l’inquinamento dei mari e degli oceani di tutto il mondo, dopo essere stata esposta presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, è stata presentata ad Artissima 2019.
FPT Industrial conferma quest’anno il dialogo con la fiera presentando il premio FPT for Sustainable
Arts, riconoscimento che nasce con la volontà di selezionare, grazie al lavoro di una giuria
internazionale, l’artista la cui ricerca e opere siano frutto di una filiera concettuale e di
produzione virtuosa sostenibile.
“Il premio si pone come uno strumento per indagare la sostenibilità nel processo creativo in senso
ampio, mettendo in luce come ogni opera sia frutto di un’evoluzione che incontra, in tutte le sue fasi,
persone, materiali, vite, e che deve scendere a patti con meccanismi organizzativi, logistici ed
economici”, afferma Carlo Moroni, Head of Communication di FPT Industrial. “Un parallelismo con
il brand FPT e un modo per valorizzare l’impegno che l’azienda si pone non solo nell’offrire prodotti
quanto più sostenibili, ma anche un’attenzione e responsabilità alla propria filiera e al proprio processo
di produzione”.
La giuria, composta da Marianne Dobner, curatrice presso il MUMOK di Vienna, Andrea Lissoni,
direttore della Haus der Kunst di Monaco, Luca Lo Pinto, direttore del MACRO di Roma, ha
individuato come vincitore del premio l’artista Renato Leotta, dichiarando: “Renato Leotta ha
svelato con la sua pratica artistica basata sul processo un modo poetico di stabilire un contatto tra
condizioni umane e non-umane utilizzando i fenomeni naturali come strumenti di produzione dell’opera.
All’apparenza minimalista, il lavoro di Leotta affronta importanti questioni ambientali senza diventare
documentale: MARE (2019) presenta un nuovo approccio a un genere tradizionale come la pittura
paesaggistica, reinterpretando il suo processo e trasformando il paesaggio stesso nel medium che
produce la realtà”.
Presente ad Artissima con la galleria Madragoa di Lisbona, Renato Leotta ha presentato l’opera
MARE nella cornice della mostra di Artissima Unplugged Stasi Frenetica presso la GAM - Galleria
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Il lavoro è un “orizzonte” appartenente alla serie di teli dalle diverse tonalità di blu che l’artista in parte
immerge nel mare e lascia poi sulla spiaggia, sotto il sole, ad asciugare: il fenomeno fisico della
cristallizzazione del sale disegna una trama sulla superficie blu, tracciando così un orizzonte ideale
sui tessuti.
“Nel mio lavoro cerco di osservare la natura attraverso un processo che non è semplice ispirazione, ma si tratta di uno scambio reciproco, è un approccio più contemplativo che progettuale”, afferma Renato Leotta. “Il premio FPT for Sustainable Arts coglie proprio l’importanza di come l’elaborazione della creazione artistica, che da astratta diventa pratica, debba considerare una coerenza che ne coinvolga tutte le fasi”.
L’artista in tutta la sua ricerca rivela un’attitudine unica legata all’osservazione e alla
rappresentazione del paesaggio: le tracce dell'azione degli elementi naturali nelle loro diverse
declinazioni e conformazioni – il mare, la terra, gli alberi e i loro frutti, l’aria, gli esseri viventi – diventano allo stesso tempo medium e soggetto, dando origine a opere in cui ambientazioni reali e ideali si fondono.